top of page

Alla scoperta di GDL Couture

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 7 dic 2023
  • Tempo di lettura: 5 min



Giulia è la founder di GDL Couture un brand sartoriale con alla base l’essenza del Made in Italy ma caratterizzato da un tocco eclettico e sofisticato in modo da esaltare l’unicità e la bellezza di ogni donna. Le capsule collection si distinguono dai materiali di alta qualità nei riguardi dell’ambiente in relazione ad uno stile ricercato ed un essenza eccentrica  con capi sartoriali realizzati con tessuti vintage reperiti dagli archivi dei grandi brand di lusso. Siete pronte ad accogliere nel vostro armadio un look inconfondibile e glam?


Qual’è stato il tuo percorso professionale, e il tuo trampolino di lancio per la creazione di Giulia de Leonardi Couture ? 

Mi definisco una sognatrice, ho 27 anni, sono nata e cresciuta a Roma e sin da bambina la danza è stato il mio primo amore, per ben 14 anni ho seguito le orme da ballerina classica e poi contemporanea e moderna, fino a che, piccolo segreto, ho avuto l’opportunità di partecipare ad un musical di Franco Miseria, coreografo italiano conosciuto e apprezzato a livello nazionale e da quel momento qualcosa dentro me è sbocciato. I costumi di scena sono stati la mia essenza durante l’infanzia contornata da piume e paillettes.  Ecco che da quei momenti, nella mia testa “le danze” hanno letteralmente aperto il sipario della mia vena creativa, presentando lo spettacolo dei miei abiti immaginari. Nel mentre ho proseguito con i miei studi diplomandomi in lingue e iniziando un percorso professionale nell’azienda di famiglia legata al commercio alimentare della grande distribuzione. Quest’esperienza mi ha permesso di occuparmi direttamente della gestione commerciale e delle risorse umane dell’attività, divenendo un punto di partenza importante per ciò che successivamente mi attendeva in merito a Giulia De Leonardi Couture. 


Quando e come è nata in te la consapevolezza e l’idea di dar vita ad un tuo brand? Perché la scelta di questo nome? 

Il mio trascorso nel mondo del cinema, ha condizionato positivamente la mia strada di creative director del mio brand GDL Couture, tanto che del mio background e delle mie esperienze ne ho tratto interesse ed insegnamenti. Infatti, ricordo e custodisco con piacere, perché fonte preziosa per il mio progetto, la mia parte con l’attore Michele Placido per il suo film presentato anche al Festival di Venezia. Le mie collezioni prendono ispirazione e rimandano ai costumi del cinema, alle performances teatrali e ai balletti di danza. Questo mondo mi ha da sempre affascinata, facendomi sognare di cucire la stravaganza sui miei capi, tanto da divenirne il mio brand Giulia De Leonardi Couture. Sono letteralmente cresciuta a pane e moda, mia mamma, prima sostenitrice, aveva il culto del bello e amava regalarmi bellissimi vestiti ogni settimana. Nel corso degli anni ho preso sempre più consapevolezza di ciò che volessi realizzare nella vita, ho deciso che la strada da seguire, che mi rappresentava e raccontava di me e del mio mondo, sarebbe stata proprio questa: GDL Couture. Il lungo periodo di lockdown ha permesso di analizzarmi interiormente, di riflettere e di compiere delle scelte. I miei studi e l’esperienza lavorativa nel mondo del commercio sono stati dei tasselli fondamentali per dar vita a GDL Couture che porta proprio il mio nome perché ogni capo creato e realizzato da me, rispecchia perfettamente la mia anima. 





Quali sono i valori che vorresti comunicare e trasmettere a tutte le persone che acquistano i tuoi capi? 

Il brand nasce dal bisogno di esprimere me stessa attraverso un capo, ogni mia creazione è il mio specchio, la mia voce interiore, tanto da suscitare in me emozioni positive tutte le volte in cui una cliente indossa un mio abito, ed ammira ogni singola creazione. Trasmettere bellezza, unicità, il buongusto nel saper vestirsi, sono valori che ho deciso di comunicare e che raccontano di me, Giulia. Apprezzo molto una persona curata, che indossa qualcosa di unico, un capo che soddisfi la vista; essere appariscente fa parte della mia indole, di ciò che creo, valorizzare la personalità estrosa di ogni donna, far sì che venga notata e ricordata, ciò mi appaga. Ogni capo Giulia De Leonardi Couture deve restare impresso, non esiste complimento più bello di qualcuno che ci riferisca che si ricorda di noi perché indossavamo quella determinata cosa! Imprimere un pensiero di me, di noi, nella mente di un altro essere umano che saprà riconoscerci, identificarci lo trovo eccezionale. GDL Couture porta con sé un proverbio che ho fatto mio: “Meglio troppo che troppo poco!” Aver un proprio stile, con carattere, è il fine di ogni mia capsule collection. 

Le mie collezioni riportano molto di me: decisa, dalla forte personalità, sicura, ed il mio intento è quello di raccontare e far proprio il mio essere a chi le indossa, tanto da rivedersi.Qualcuno dirà: “Passare inosservata?” No, non fa parte di me! Vorrei che ogni donna avesse una buona dose di glitter e di autostima, che si valorizzasse attraverso i capi che sceglierà. 


A cosa si ispirano i tuoi capi? Quali le loro caratteristiche? 

I miei capi richiamano lo stile degli abiti delle dive del cinema, ricordano i costumi e le giacche da teatro di una volta con le grandi spalline che ne denotano la figura, facendola divenire una componente chiave. L’effetto retrò dei capi mi affascina, mi fa tornare alla mente mia nonna che indossava quei bellissimi cappotti con spallina incorporata, tanto da aver scelto proprio una camicia plumage con spalline come primo pezzo della mia collezione Giulia De Leonardi Couture. 

Unicità è l’aggettivo che li descrive al meglio, i dettagli che impreziosiscono i miei abiti li rendono identitari. Li definisco “immortali” nell’armadio di chi li indossa, senza stagionalità, di grande valore per via di tessuti ricercati e accessori esclusivi utilizzati. Un approfondito studio mi ha permesso di proporre collezioni da mixare per dar vita a delle proposte look chic e raffinate. Sono prodotti artigianalmente in Italia da piccoli laboratori di sartoria, utilizzando materiali di qualità nel rispetto dell’ambiente. 

Per rappresentare al meglio i miei ideali e le caratteristiche di GDL Couture ho scelto come alleati i colori. Tutti i capi sono estremamente colorati, proprio come me. Io vivo per i colori, nelle mie prime creazioni il nero non è mai esistito, ho deciso di introdurlo solo successivamente per una richiesta fattami esplicitamente. I colori mi trasmettono allegria, la mia anima è colorata, la mia cabina è una palette di colori vivente. Il rosa, il celeste e l’arancione le mie tonalità preferite perché queste nuances hanno una vibe positiva. 


Come si caratterizza il processo di produzione della tua collezione Giulia De Leonardi Couture? Te ne occupi personalmente? 

Il mio capo deve esser perfetto, avere un fitting studiato ad hoc, piume e cuciture realizzate rigorosamente a mano, posizionate e sistemate in modo corretto. I dettagli all’apparenza più insignificanti, impeccabili, devono stupire la mia cliente. Fatta questa piccola premessa, il processo di produzione è la fase che più mi emoziona e appassiona, tutto parte dalla realizzazione del bozzetto che creo io personalmente, successivamente seguono la ricerca dei tessuti ed il progetto sartoriale. Si studia la scheda tecnica del capo, degli eventuali accessori da aggiungere, delle cuciture varie fino alla creazione del cartamodello. Poi si passa allo sdifettamento, importantissimo step che anticipa il prototipo vero e proprio. Indosso personalmente ogni capo prova per approvarne il fit e valutarne eventuali modifiche da apportare. Ogni pezzo della mia collezione deve valorizzare la persona che andrà ad indossarlo, non deciderei mai di mettere in produzione un abito che io stessa non indosserei. Da perfezionista quale sono, nel corso di questi anni da autodidatta ho seguito corsi online e letto interi manuali per trasformare le mie idee in vere e proprie creazioni, disegno dalla mia tenera età, anni in cui sognavo di diventare una stilista di moda, sentendo nelle vene questa propensione. Mettermi a dura prova, richiedendo continuamente a me stessa impegno e dedizione fa parte del mio essere, è stata la mia carta vincente. 




Intervista di Giorgia Ferri

 
 
 

Comments


bottom of page