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Alla scoperta di Guia

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 18 ott 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Guia Von Wunster è una fashion designer che studia al Politecnico di Milano per ampliare le sue conoscenze nell'ambito fashion, migliorare le sue doti artistiche ed accrescere la sua visione originale, ha una forte personalità che si rivide nella creazione dei suoi capi... scopriamola insieme!


1 Come nasce la tua passione per la moda?

Penso sia stata mia nonna a passarmela, quando avevo circa 6 anni mi ha insegnato a cucire gli abitini per bambole con vecchie cravatte di mio nonno e mi divertivo da matti. Sempre alla stessa età ho iniziato a creare borsette con i vecchi jeans che trovavo per casa, poi la mia passione mi ha spinto verso il design al liceo e ad iscrivermi a fashion design al Politecnico di Milano, dove ho scoperto che era sempre stata la scelta più giusta per me.





2 Possiamo definirti molto originale, ma come si svolge il tuo processo creativo?

Grazie mille, l’originalità arriva in realtà da un grande processo di ricerca iniziale. Si parte infatti dal ricercare fonti d’ispirazione e dal farsi tante domande. Ci si pone problemi e vincoli per cui trovare una soluzione e solo dopo averla trovata si può pensare all’estetica finale. Mi piace prototipare molto per arrivare alla forma finale, i disegni essendo bidimensionali non mi permettono mai di ragionare a pieno. Così con i materiali che trovo per casa cerco di creare mokeup e prototipi grezzi per farmi una vera idea dell’oggetto finito. Anche i programmi di modellazione 3D mi supportano molto nel concretizzare un’idea che ho in testa.


3 Come definiresti il tuo stile?

Forse un po’ ribelle e femminile. Mi piacerebbe rilanciare un’estetica femminile in cui la donna è finalmente libera di esprimersi senza sentirsi giudicata.


4 Come si caratterizza il processo di produzione di un tuo capo?

Dopo la ricerca di cui abbiamo già parlato si passa ai primi bozzetti con il conseguente studio dei disegni tecnici con tutti i dettagli. Dopodiché si passa allo studio del cartamodello, prendendo un modello base del capo e apponendo le modifiche necessarie. Con la tela o un materiale più povero, ma con caratteristiche simili al finale si crea il primo prototipo e si vedono eventuali difetti. Si correggono i cartamodelli e solo una volta che si ottiene il giusto prototipo si può passare alla creazione del capo vero e proprio.



5 Quali sono i tuoi obiettivi nel futuro?

Crescendo e studiando ho capito di voler lavorare nel mondo dell’accessorio, permette molta più libertà ed è un campo ancora inesplorato sotto tanti punti di vista. Mi piacerebbe lavorare in brand di alta moda per esplorare da vicino il mondo e poi se ce ne sarà la possibilità aprirne uno mio. A quel punto potrei finalmente unire la mia passione per la creazione di contenuti social e per la creazione di accessori, sarebbe un sogno che prende vita.


6 Sui social esprimi tutta la creatività che è in te.. quanto reputi importanti ad oggi i social per costruire un’identità ?

Fondamentali, ho avuto la fortuna di amare due cose tra loro molto interconnesse. I social utilizzati nel modo giusto sono una grandissima piattaforma di lancio e un modo per farsi conoscere e fare networking. Per persone come me che sono nate senza agganci nel mondo della moda sono davvero uno dei pochi modi per farsi conoscere. Capisco anche però che non tutti vogliano metterci la faccia, conosco designer bravissimi che però non vorrebbero mai esporsi. Sono stata fortunata ad avere queste passioni contemporaneamente.




7 Qual’è il tuo tratto distintivo che ritroviamo nella realizzazione dei tuoi capi?

Femminilità, allegria, estroversione e la creazione di un mondo immaginario. Spesso mi sembra di vivere un po’ nel mio mondo ed è una caratteristica che mi piace riportare nel design.







8 In un futuro cosa vorrai esprimere?

Prima di tutto tanta curiosità e scoperta. Mi piacerebbe studiare tante nuove forme e materiali e scoprire sempre di più la mia identità attraverso nuovi progetti. Penso la sperimentazione e la crescita siano le cose a cui più ambisco.


Intervista a cura di Ferri Giorgia

 
 
 

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