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Alla scoperta di SUB jewels

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 27 mar 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Gemma Lonardi è la designer e founder del brand di gioielli Sub, la sua passione per il design l'ha portata a realizzare il suo marchio dove racchiude i suoi interessi, l'architettura e l'artigianalità, creando pezzi unici ed originali!


Orecchino "Mimosa"

1 Com’è nata la tua passione per la gioielleria? È un lavoro che richiede molto studio, sei stata autodidatta o ti ha insegnato qualcuno?


Ho sempre trovato nella mia famiglia uno stimolo alla creatività, mi hanno sempre incoraggiata. Da piccola disegnavo molto e crescendo aprii la prima pagina Instagram dove condividevo magliette dipinte a mano e qualche gioiello che realizzavo per me. Poi è arrivata l’università, mi sono iscritta ad architettura perché mi sembrava un buon compromesso fra creatività e opportunità lavorativa. Proprio con l’università mi sono avvicinata più profondamente al mondo dei gioielli quasi per casualità quando un professore ci chiese di progettare una collezione: finito il corso non ho più abbandonato questa passione che portavo avanti come hobby parallelamente agli studi. Dopo la laurea triennale sono andata a Londra, ed è proprio lì, quando un negozio iniziò a esporre le mie creazioni, che iniziai a pensare che il mio lavoro piaceva davvero a qualcuno e che potevo trasformare questa passione in qualcosa di più serio! Ho però continuato gli studi e solo con il Covid ho potuto riflettere a pieno sul mio futuro e prendermi il tempo per imparare tecniche nuove con esperimenti, video tutorial e chiedendo consigli ai colleghi. Un percorso tortuoso che mi ha portata ad apprendere da autodidatta!


2 Qual’è il tuo processo creativo per creare le tue collezioni? A cosa ti inspiri?

Su questo sicuramente c’è l’influenza dei miei studi come architetto che mi hanno dato l’impostazione sul processo creativo di progettazione e design. Inizialmente cerco influenze e ispirazioni, dalla natura, dall’arte in particolare dalla scultura e poi naturalmente dal corpo e dall’ergonomia. Una volta trovati dei riferimenti inizio subito a creare, mi affido molto all’istinto, in genere i primi prototipi non funzionano ma diventano l’ispirazione per procedere in una direzione!


3 Ad oggi quali aspetti ti interessa di più esplorare dal punto di vista del design?

Al momento sono molto focalizzata sul valore dell’imperfezione e l’unicità del realizzato a mano. Penso che al giorno d’oggi, dove quasi ogni cosa è riproducibile a macchina, il valore di un gioiello realizzato a mano risieda per gran parte nei segni della lavorazione, nell’umanità che traspare e rende unico ogni gioiello realizzato. Allo stesso tempo negli ultimi anni mi sto concentrando molto anche sull’aspetto della sostenibilità, in particolare sull’utilizzo di materiali di scarto (come i vetri levigati dal mare) a cui viene dato nuovo valore proprio tramite il design.



4 Quanto è importante per te il valore della sostenibilità nel tuo brand?

Perché hai scelto l’utilizzo dell’alluminio inizialmente come materiale?

All'inizio si è trattato di una coincidenza. Mentre frequentavo all'università un amico di mio padre che ha un'azienda di finestre mi portava alcuni scatti di alluminio per fare degli esperimenti. Iniziai a lavorare sul design con questo materiale che mi permetteva di sperimentare tantissimo. All'inizio utilizzavo anche il rame che avevo avuto da un altro amico che faceva le grondaie.

Questo materiale mi ha permesso di lavorare tantissimo con la mia creatività, poi con gli anni ho sentito la necessità di crescere e sono passata ad utilizzare l’argento. Tuttavia il tema della sostenibilità mi è rimasto sempre caro, La collezione marea ad esempio nasce dal desiderio e dalla necessità di mandare un messaggio attraverso la mia piattaforma e i miei lavori. Ero già impegnata in progetti di pulizia delle spiagge, così ho pensato che sarebbe stato proprio questo lo stimolo per la creazione della nuova collezione. I vetri levigati che ho raccolto con il tempo sono tutti diversi e hanno tutti la loro storia: sono scarti del prodotto umano abbandonati al movimento delle onde, oggetti che sono stati levigati negli anni dal mare, che hanno assunto una nuova forma e si sono impregnati di storia.

Non sono diamanti è vero, ma le risorse del pianeta ormai le conosciamo tutti e credo che sia proprio dare una seconda vita a quello “scarto” trasformandolo in qualcosa di prezioso che lo renda davvero unico.


5 Ogni collezione ha una caratteristica particolare, quali sono gli elementi fondamentali che contraddistinguono le creazioni del brand?

Parlaci in particolare della collezione SUB_Cuore!

Come dicevamo ogni collezione nasce da prove tentativi e ispirazioni diverse tradotte in gioiello, nel caso della collezione sub_cuore l’ispirazione è stata per la prima volta puramente emozionale. Volevo trasmettere un significato e creare un gioiello che nella semplicità del design diventasse un simbolo per chi lo indossasse o regalasse. Lavorando sempre sul concetto dell’unicità e della imperfezione è nato questo cuore con le cicatrici, che per molti è diventato un simbolo dell'aver accettato le proprie cicatrici o nel caso di un regalo di aver accettato e compreso quelle dell'altra persona, perché sono proprio questi segni del nostro vissuto che portiamo con noi e che ci rendono speciali!


Collana Sub_cuore


6 Come pensi di risaltare l’estetica di una donna per valorizzarla
 attraverso le tue creazioni?

La mia famiglia è formata in gran parte da donne, per questo forse nonostante io mi rivolga a una clientela genderless l’ispirazione viene spesso osservando e riflettendo sui gioielli che potrei indossare io, le mie sorelle, mia madre e per questo vengono percepiti come più indirizzati ad un pubblico femminile.

In realtà il mio obbiettivo è realizzare oggetti che ci facciano sentire speciali e unici quando li indossiamo o che ci riportino la mente ad un ricordo speciale, mi piace pensare al momento in cui qualcuno indossa un mio gioiello per sentirsi più sicuro di sé, più elegante o più fuori dagli schemi. Trovo che i gioielli possano diventare in questo senso uno strumento che può aiutarci ad esprimere la nostra personalità.


Intervista a cura di Ferri Giorgia



 
 
 

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