Benvenuti nell’era del “method dressing”
- Fresh Fashion
- 9 feb 2024
- Tempo di lettura: 3 min
In particolare negli ultimi anni tra le star hollywoodiane si è diffusa la tecnica del method dressing: riprende la tecnica recitativa del method acting, basata principalmente nell’immersione totale dell’attore nella sua parte, che spesso dura per l’intero periodo delle riprese. Proprio come il suo corrispondente cinematografico, il method dressing è una tecnica pubblicitaria utilizzata dagli attori e dai loro stylists, generalmente durante il tour promozionale di un determinato progetto, che basa l’abbigliamento della star sul personaggio da loro interpretato, o più in generale sugli scenari e le ambientazioni proposti dal film.
Un perfetto e recentissimo esempio di questa tecnica sono le attrici Zendaya e Florence Pugh, che attualmente stanno promuovendo il loro ultimo film: Dune: Part Two, che uscirà nelle sale italiane questo 28 febbraio. Zendaya ed il suo famosissimo stylist Law Roach ci hanno già fornito un assaggio del loro utilizzo del method dressing proprio durante il press tour per la prima parte della saga. Il look che sicuramente è rimasto maggiormente impresso nello scenario collettivo è stato quello indossato dall’attrice in occasione della presentazione del film alla 78esima edizione del Festival del Cinema di Venezia: un abito Balmain in pelle, modellato direttamente sul corpo di Zendaya, con un colore che sicuramente ricorda l’ambientazione desertica del film e si lega direttamente al personaggio che interpreta, Chani.


In occasione dell’uscita del secondo film della saga, si è unita al cast una delle star più promettenti del momento, Florence Pugh, che insieme alla sua stylist Rebecca Corbin-Murray, si è rivelata una valida avversaria per la sua collega in fatto di method dressing. La Pugh infatti è stata fotografata numerose volte durante le interviste ed i red carpet per Dune: Part Two indossando colori molto freddi e candidi, e forme geometriche spigolose, caratteristiche distintive che è possibile vedere nei costumi del suo personaggio, la Principessa Irulan, nei pochissimi frame del trailer in cui è presente. Il look finora più rappresentativo di questa tecnica, fornitoci da questo duo, è il costum Galvan London indossato dall’attrice durante la tappa di Città del Messico del tour promozionale della pellicola.


Ma nell’ultimo periodo ci sono stati numerosissimi gli esempi di questa tecnica di styling, uno dei più contagiosi è stato senza ombra di dubbio "la febbre del rosa" portata dall’uscita del film Barbie, la scorsa estate. I look indossati dalla protagonista Margot Robbie, creati insieme allo stylist Andrew Mukamal, sono quasi sempre stati delle vere e proprie riproduzioni o rivisitazioni in chiave moderna di look iconici dell’altrettanto memorabile bambola che tutti noi conosciamo. Un esempio tra i tanti è il costum look creato da Schiaparelli che la Robbie ha indossato alla prima di Los Angeles del film, che riprende un look del 1960 di Barbie “Solo in the Spotlight”.


Le possibilità sono veramente infinite quando si parla di method dressing, e possono anche non essere così ovvie al pubblico, ma ciò non vuol dire che siano meno presenti. Lo scorso novembre è uscito nelle sale l’attesissimo prequel della saga di Hunger Games, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, fronteggiato da numerose star che si stanno facendo strada nel selettivo Olimpo hollywoodiano. Prima tra tutte l’attrice e cantante 22enne Rachel Zegler, che insieme alla sua stylist Sarah Slutsky, ha adottato un approccio più vasto a questo metodo pubblicitario, mirando ai fan più accaniti della saga con delle reference decisamente di nicchia. Il meraviglioso abito realizzato appositamente per la Zegler da Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, che ha indossato durante la prima londinese del film, non è un diretto parallelo al suo personaggio, bensì alla protagonista della saga originale, Katniss Everdeen, interpretata dal premio Oscar Jennifer Lawrence.


Articolo di Giulia Longhi
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