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Edoardo Amoroso un'artista 3D

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 15 mar 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Edoardo Amoroso, un giovane artista emergente che si distingue per l’uso di una nuova tecnologia: la stampa 3D. I suoi lavori sono semplici ma allo stesso tempo ricchi di caratteristiche originali e all'avanguardia!

Ma scopriamo insieme il suo mondo tramite le sue parole!

1 Com’è nata la tua passione nei riguardi del design? 

 

Borsa Chela

Credo che l’origine sia da ricercare nella mia infanzia, quando all’età di sette anni chiesi per Natale di regalarmi un panetto di ceramica, la mia fame di curiosità verso l’arte e la progettazione arriva proprio da lì. Sono cresciuto a cavallo di un importante transizione tecnologica che ha radicalmente trasformato il modo di passare il tempo e mi sono ritrovato a sostituire già in tenera adolescenza il mio adorato Fimo (una pasta polimerica per realizzare oggettistica) a videogiochi di progettazione come “the sims”.

A questo poi ha fatto seguito un percorso di studi impregnato d’ispirazione. Dal liceo artistico prima alla facoltà di Architettura poi, ho sempre avuto fame di design senza rendermene conto.



2 Alla base delle tue creazioni c’è l’utilizzo della stampa 3D, come mai questa scelta? 

 

Credo che il mondo della manifattura additiva e della prototipazione rapida, sempre più semplificato con le nuove tecnologie in grado di produrre macchine più user-friendly, sia un vasto campo di sperimentazione. La scelta, dunque, ricade sulla stampa 3D per due importanti ragioni:

  • La prima è data dal fatto che questa coniuga perfettamente la mia esigenza di produrre qualcosa artigianalmente attraverso tecnologie digitali

  • La seconda, ancor più importante è che si tratta di una metodologia operativa sostenibile su più fronti. Sia perché stampo in PLA (una bioplastica di origine naturale ottenuta dalla trasformazione di zuccheri) sia perché mi consente di avviare la produzione solo quando c’è la domanda, contenendo al minimo gli sprechi.


3 Sei un designer con un approccio molto innovativo dall’uso della stampa 3d all’intelligenza artificiale, credi che l’era dell’artigianato sia giunta al termine? 

 

Tutt’altro! Credo che le manifatture artigiane siano anzi oggetto di una fortissima attenzione, impennata soprattutto da un sentimento di nostalgia post-pandemico verso pratiche autentiche e genuine. Ciò in cui anche credo però è nella potenza degli strumenti digitali che, attraverso una rapidissima ascesa nel nostro quotidiano, siano impossibili da non considerare. Le strategie “text-to-image” promosse dall’intelligenza digitale sono ottime alleate da affiancare nel processo creativo, intervenendo a chiarificare e delucidare brainstorming di idee.


4 Come avviene il processo creativo e di produzione delle tue creazioni? 

 

Io disegno tantissimo. Sento spesso l’esigenza, soprattutto mentre ascolto musica, di dover esplicitare in uno sketch i miei pensieri, ed è qui che si avvia il processo creativo. Le influenze da cui mi lascio trasportare sono per me come una montagna russa, imprevedibili. Per cui quando vado a mettere in pulito i miei pensieri capita sempre di dover apportare degli aggiusti e fare qualche approfondimento sul modello scendendo a scale più minuziose, ma d’altronde si sa, il diavolo è nei dettagli. La modellazione è la parte principale, è lo step più variabile che può prendere giorni o settimane, una fase in cui amo aprirmi a confronti costruttivi prima di avviarmi all’effettiva produzione, il cuore del processo. Quando si stampa, seppur parliamo di macchine altamente affidabili, rimane molto importante documentare quantomeno la parte più delicata, l’avvio. In fin dei conti, come in ogni mestiere, ogni fase è imprevedibile ma se affrontate con consapevolezza, non sarà troppo difficile rimediare.


5 Quali vantaggi ha la produzione di design con la stampa 3D?

Quanto è eco-friendly questo nuovo approccio? 

 

Sicuramente come già anticipato si tratta di una tipologia di produzione molto vantaggiosa per molteplici ragioni. Innanzitutto, parliamo di produzioni commisurate alla domanda che possono essere avviate solo nel momento in cui si ha la certezza di sapere a chi è destinata la produzione. Ma soprattutto perché è una tipologia di approccio che ti consente di tenere sotto controllo ogni aspetto: dal costo del materiale impiegato, alla quantità consumata, fino al tempo necessario all’ultimazione. Se a questo si aggiunge il fatto che si tratti di stampe realizzate con una bioplastica di origini naturali, si comprende bene che parliamo di una produzione molto promettente che amplia il ventaglio offerto tra le tecniche di prototipazione rapida sul mercato.


6 Con questo nuovo modo di produrre, il pezzo diventa più esclusivo, e non di massa. Quali sono gli elementi fondamentali del tuo design che si contraddistinguono dal resto dei brand sul mercato? 

 

Oserei dire “l’ingannevole semplicità”. Difatti non sono altro che una spugna, mi piace attingere da tutti i mondi da cui sono ispirato a partire dalla musica italiana ed internazionale al mondo dello spettacolo. Nello specifico sono ammaliato dalla capacità delle drag queen di dar voce a problematiche complesse attraverso la più brillante tra le strategie: la leggerezza. Ed è da qui che i miei design cercano di partire, mi piace interpretare forme riconducibili ad oggetti semplici e nascondere all’interno dei profondi spunti di riflessione dove ognuno può innescare una chiave interpretativa personale.



Borsa Amorosa
Vaso Strato




 















7 Per un giovane designer che sta avendo il suo primo approccio nel mondo del fashion quanto è importante il ruolo dei social?

 

Decisamente cruciale. Per quanto bravi e competenti si possa essere, viviamo in un’era in cui le persone, attraverso il web possono accedere a tutto, vedere forme inedite e fantasie sconfinate. Ma il punto è che è tutto così rapido ed impersonale che ciò di cui si sente più il bisogno è capire quali siano le storie dietro i prodotti, da chi li realizza a come sono stati fatti. Quindi, soprattutto per designer emergenti è fondamentale sfruttare le piattaforme social per condividere con gli acquirenti i propri valori e le proprie idee costruendo così nel tempo una community solida ed allineata da condivisibili principi.


Intervista a cura di Giorgia Ferri

 

 
 
 

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