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Il Modest Style ad oggi

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 7 feb 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 9 feb 2024

Houda, ma tutti la chiamano Houdy, è una ragazza di origini tunisine ma è nata e cresciuta in Italia, ha ventuno anni e studia moda e la sua forte creatività la porta a realizzare abiti originali completamente a mano.

La sua passione per la moda è stata una cosa un po’ inaspettata, da sempre ha voluto fare l’artista, anche perché era molto brava nelle materie artistiche e creative.



Tutto iniziò alle medie, nel periodo dell’orientamento in cui ogni studente dell’ultimo anno inizia a farsi molte domande sul proprio futuro, Houda non sapeva che indirizzo scegliere, l'unica cosa di cui era certa era svolgere una scuola che potesse seguirla nel suo percorso creativo. Voleva qualcosa che facesse emergere la sua creatività, quindi i suoi genitori decidono di appoggiarla nella decisione di iscriversi ad una scuola di indirizzo moda.


Iniziò così il suo percorso nell’ambito del fashion, i primi anni apprezzava di più le materie artistiche, come la fase progettuale di un capo, infatti non aveva una simpatia verso il mondo della confezione. All’ultimo anno però la sua prospettiva cambiò, trovando in un nuovo approccio di studio che la portò ad apprendere nuove cose stimolando così la sua curiosità verso il mondo della confezione...





Nel momento in cui Houda tocca un tessuto la sua mente comincia a viaggiare e tra le mille idee prende inspirazione, ma non mente sul fatto di usare social come YouTube, Instagram e 

Pinterest come fonte per la sua immaginazione.

Conciliareil modest  style, caratteristico della sua cultura religiosa, con i nuovi trend non è semplice ma c’è sempre un modo per fare ciò. Houda riesce perfettamente in questo intento, veste tutte le donne, sia modest che non, per portare la bellezza a tutte loro in modo uguale.


Per coloro che non riescono a conciliare il mondo religioso e la moda i oggi, la designer consiglia di viaggiare con la mente perché essa ha una creatività incredibile.





Intervista a cura di Giulia Longhi

 
 
 

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