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Intervista a Raffaela Iannotta

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 22 dic 2023
  • Tempo di lettura: 5 min

Raffaela è una ragazza che sui social ha deciso di parlare apertamente della sua acne, il suo percorso e come ha influenzato la sua vita, trasmettendo positività sui social e dimostrando che non è un imperfezione a definire la nostra bellezza.


1 L’acne come ha cambiato la tua vita?  

L’acne non ha cambiato la mia vita, ma l’ha totalmente rivoluzionata, in meglio e in peggio. Indubbiamente, mi ha negato quella serenità di guardarmi allo specchio e sentire la mia pelle liscia e pulita ma, allo stesso tempo, è solo grazie alla mia malattia se oggi sono quella che sono: sensibile, empatica ed attenta alla sofferenza altrui. È solo grazie all’acne che ho imparato a non sminuire il dolore, ho imparato ad apprezzarmi davvero e ad amare anche i miei difetti. 

La relazione con la mia pelle è un mix di amore e odio, proprio perché riconosco che è stata determinante nel condurmi verso un percorso di inevitabile accettazione di me stessa. 


2 All’inizio la condizione della pelle alterava il tuo umore? 

Certo, l'acne continua a influenzare il mio umore e credo che sia del tutto normale. Tuttavia, ora affronto il dolore in modo diverso: in passato, l'acne mi costringeva a restare chiusa in casa per timore di essere oggetto degli sguardi altrui. Ora, invece, esprimo le mie emozioni liberamente: piango, urlo e mi dispero, ma non permetto e non permetterò mai più che i brufoli limitino la mia vita o mi impediscano di fare ciò che mi rende felice. 


3 Come hai permesso all’acne di non abbassare la tua autostima ma farne un punto di forza?  

L’acne è una malattia della pelle parecchio impattante e inevitabilmente genera una forte insicurezza. Abbracciata la consapevolezza che l'acne è una condizione cutanea che non ho il potere di controllare, ho realizzato che, pur non essendo la "normalità", avevo il potere di trasformarla in un punto di forza. Non sono in grado di eliminarla, ma posso cercare di renderla parte di me stessa senza che mi faccia sentire fuori luogo o imperfetta. Adesso, posso finalmente dire che l’acne mi ha donato il coraggio di mostrare la vera me sui social, sfidando con coraggio gli standard di bellezza imposti dalla società attuale. 


4 Quanto tempo ci hai messo ad apprezzarti e non fare i paragoni con le ragazze con la pelle liscia? 

Ci ho messo davvero tanto tempo, anni ed anni. Ad oggi, guardo con invidia positiva le ragazze che hanno la pelle perfetta. Per quanto anch’io desideri terribilmente una pelle simile, riesco a gioire per coloro che non soffrono di questa malattia che, tra l’altro, può essere devastante soprattutto dal punto di vista psicologico. Ad oggi dico “beate loro”, ma allo stesso tempo penso “beata me”, poiché non ho bisogno di invidiare nessuno, cosa che, al giorno d’oggi, non è poi così scontata. 


 5 Perché hai deciso di raccontare la tua esperienza senza trasparenze sui social? 

Ho sempre avuto una sorta di predisposizione verso il mondo dei social, ammetto che mi ha sempre affascinato poter farne realmente parte. Tuttavia, i miei valori morali mi hanno sempre spinto a voler stare sui social mostrando la vera me, trasparente, senza filtri, autentica! 

Poi, un bel giorno ho pensato: perché non condividere la mia esperienza con l’acne? Magari potrei essere d'aiuto a molte ragazze che soffrono, creando una sorta di “connessione” che le faccia sentire comprese. La risposta è stata incredibile! La mia community cresce giorno dopo giorno, molte si sentono meno sole, alcune vedono in me un'amica a distanza su cui contare. È gratificante sapere di dare forza e comprensione attraverso i miei video. 


6 Un tuo consiglio per far sentire le ragazze che hanno imperfezioni più sicure di loro stesse. 

Potrei spendere le parole più belle di questo mondo ma risulterebbero effimere, quasi inutili, contro il dolore profondo causato dall'acne. Quando ero più piccina, nel mio periodo più buio, non trovavo conforto in niente e in nessuno: la mia famiglia e i miei amici cercavano di dirmi parole di conforto e darmi rassicurazioni, ma la verità è che niente riusciva a colmare il vuoto della mia sofferenza. Finché ciascuno di noi non riconoscerà il proprio valore al di là delle imperfezioni, tutte le possibili parole di conforto di questo mondo risulterebbero vane. Un consiglio sincero che mi sento di darvi è: cercate di guardarvi allo specchio e andare oltre l’acne. Focalizzatevi su altri aspetti: sui vostri lineamenti, sui vostri occhi, sulla vostra bellezza interiore. Questo cambiamento di prospettiva vi permetterà di affrontare l'acne in modo diverso. E siate sempre e comunque AUTENTICI! La trasparenza trionferà sempre, perché è ciò che le persone, infondo, apprezzano davvero. 


7 Come cerchi di superare l’imbarazzo e la vergogna che ti mette una società che vede l’acne un’imperfezione?  

Non provo né imbarazzo né vergogna per me stessa. Perché dovrei? Io sono questa! E non cerco in nessun modo di cambiarmi, perché non vedo nulla di sbagliato in me. Quello per cui davvero bisognerebbe vergognarsi è la cattiveria, di certo non devono essere delle imperfezioni sul viso o delle malattie su cui non si ha potere a causare vergogna e disagio. 


8 Ti sei mai sentita giudica per la tua acne? Come superi eventuali critiche?  

Per gran parte della mia vita ho vissuto con la sensazione di essere giudicata a causa della mia acne, ma fortunatamente non ho mai ricevuto commenti sgradevoli o bullismo fino a poco tempo fa. Oggi, ci sono utenti che, avendo piede libero sui social, si sentono nella posizione di poter criticare il mio viso. 

Come supero eventuali critiche? Ho imparato a lasciarmele scivolare addosso. Sono sempre stata dell’ottica che il problema non sta nel ricevere critiche, ma nel fatto che qualcuno senta il bisogno di esprimerle. Provo solo compassione per chi non può fare a meno di pronunciare commenti meschini. 


9 Il tipo di pelle non definisce assolutamente un tipo di bellezza, pensi che ad oggi ci siano ancora degli standard sulla pelle per ritenere una donna bella?  

Assolutamente sì, ci sono stati e sempre ci saranno standard di bellezza a cui conformarsi affinché la società possa reputarti “bella”. Questi sono da sempre radicati nella nostra società. 

I social e la televisione ci mostrano costantemente corpi perfettamente bilanciati e pelli lisce e perfette, ma la verità è che quello è un mondo di finzione, di sola apparenza. La nocività di tutto ciò è che si sente l’insidioso bisogno di adeguarsi a questi stereotipi, spesso incappando nel fallimento e, di conseguenza, nella frustrazione. 


10 Stai dimostrando sui social che la vera bellezza sta anche nelle imperfezioni ma in questo tuo viaggio i social ti hanno aiutata a credere di più in te stessa? 

Direi che la mia presenza sui social è frutto della mia accettazione e fiducia in me stessa, nonostante la mia malattia cutanea. Ci sono molte ragazze che non avrebbero il coraggio di fare lo stesso né tantomeno di affrontare una telecamera. È solo grazie al sostegno della mia famiglia e delle persone care che ho trasformato le mie insicurezze in punti di forza, lavorando sull'autostima. Quindi no! I social non sono stati la fonte principale di questa crescita, ma ricevere ogni giorno bellissimi messaggi e complimenti contribuisce positivamente al mio amor proprio. 

Il mio scopo qui sui social è tenere per mano tante ragazze nella loro sofferenza, offrendo un sostegno simile a quello di una sorella o di un'amica. E sapere di riuscirci è estremamente gratificante; ammetto che la mia iniziativa sta avendo un impatto significativo, sono felice di poter offrire forza e comprensione a chi ne ha bisogno.




 
 
 

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