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Intervista a Serena Archetti

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 18 dic 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Come sei entrata nel mondo della moda, e perché hai deciso di intraprendere questo tipo di lavoro?

Il motivo per il quale ho intrapreso questa carriera, è stato per rincorrere un sogno che sentivo dentro da quando ero bambina e che non ho mai smesso di volere. Per questo dopo la maturità ho deciso di dare vita a ciò che desideravo, in modo che potesse diventare il mio lavoro.


Ti saresti mai immaginata di lavorare cosi giovane subito con brand molto importanti come Givenchy, Dolce e Gabbana? Come hai vissuto le prime sfilate?

Quando ho iniziato questo lavoro ho sempre voluto sfilare e collaborare per i più grandi brand, per questo ho impiegato tutte le mie forze per raggiungere questi obiettivi, per quanto non sia stato affatto semplice. 

Le prime volte in cui ho realizzato questo sogno quasi non me ne rendevo conto tanto ero focalizzata, sembrava che questo fosse totale normalità ad un certo punto. Sicuramente ho vissuto quei momenti anche con grande gioia e soddisfazione.


Quali pensi siano le tue caratteristiche principali che attirano i brand a selezionarti per far sfilare i loro capi? Come si riesce a trasmettere il messaggio dello stilista?

Credo che la mia qualità migliore, che poi si è verificata essere fondamentale anche nel mio lavoro nonostante facendo la modella la maggioranza delle persone penserebbe esclusivamente a delle caratteristiche estetiche, sia stata la mia forte e determinata personalità portata su ogni set fotografico e su ogni passerella. Sicuramente ho un look particolare e non una bellezza oggettiva e commerciale che ha fatto altrettanto la differenza, ma l’energia che puoi trasmettere credo sia la qualità più importante che si possa mostrare per farsi notare. Inoltre Ogni brand ha una sua identità e le sue particolarità che lo rendono unico, bisogna essere in grado di essere versatile, capirne i dettagli e incarnarli poi al meglio per far arrivare un determinato messaggio a chi guarda rimanendo fedele alla visione dello stilista.


Ad oggi continuano ad esserci dei preconcetti sulle modelle per le caratteristiche standard che bisogna avere in questo ambito, sei d’accordo? Una modella può non essere perfetta per fare questo tipo di lavoro?

Come ogni tipo di lavoro, anche quello della modella ha dei requisiti che in questo caso e come prima regola si basano sull’estetica di una persona. Negli ultimi anni si sono abbattuti molti muri a riguardo e fortunatamente i canoni ora risultano essere meno rigidi, ma non si può negare che essi continuino ad esistere. 

Come citato prima la personalità di una modella incide altrettanto in questa carriera, quindi ciò può sovrastare il solo fattore estetico in molti casi. 

La perfezione è un concetto molto astratto che personalmente non mi piace, e credo che non esista la perfezione in nessuna persona, ma piuttosto che esista l’unicità. E questo ritengo che faccia un’enorme differenza.


La bellezza è importante nel vostro lavoro ma pensi che il bello possa sostituire l’essere?

Questa domanda trova risposta già nelle mie precedenti parole. Credo che l’unicità e l’essere di una persona renda bello veramente qualcuno, compreso le modelle. L’essere di una persona lo percepisci sia in passerella che su un set fotografico, ma anche nella vita quotidiana di tutti i giorni, e questo rende il lavoro e il suo risultato unico e speciale.


Intervista di Giorgia Ferri



 
 
 

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