“L’estetica del boxeur”
- Fresh Fashion
- 5 apr 2024
- Tempo di lettura: 4 min

Il mondo del pugilato è stato sempre un mondo a sé, racchiuso in quella bolla maschile lontano dalla realtà, ma diversi settori sono attratti da questo mondo e ci hanno mostrato diversi punti di vista, dai film alle statue che decorano il Duomo, questa chicca vi mancava vero? Ma adesso recuperiamo subito e scopriamo insieme questo mondo maschile.
Restando tema Milano sapete che tra le oltre 3.400 statue che decorano il Duomo sono presenti due pugili, si tratta di Primo Carnera campione del mondo in pesi massimi nel 1933 ed Emilio Spalla, campione europeo negli anni ’20. Per omaggiare le due leggende viventi del pugilato italiano, furono scoprite le due statuente il periodo nascita per alimentare la propaganda.
Da molto tempo si presentano storie di grande forza e determinazione dei grandi pugili da Rocky, Creed al nuovo film “The Warrior” - The Iron Claw - con Zac Efron come protagonista un ruolo molto diverso dall’amato Troy Bolton crush di tutte le adolescenti..
Il film racconta la storia della dinastia più famosa del mondo del wrestling dalla sua ascesa fino al tragico declino. In particolare si concentra sulla vita di tre fratelli wrestler: Kevin, Kerry e David, i loro drammi personali, gli amori, i rapporti complessi tra loro, le tragedie che li hanno coinvolti e una carriera sfavillante sul ring.
Imitare e abbellire l'aspetto degli abbinamenti più importanti presenti nel film è stato un obiettivo chiave del suo processo di creazione dei costumi. Jennifer Starzyk è la costumista del film, con la sua mente brillante ha creato i costumi autentici e visivamente sorprendenti, Jennifer aveva solo nozioni preconcette sul wrestling, ma non sapevo nulla di concreto così approfondì l’argomento per imparare tutto ciò che gli servì per creare gli abiti in tema con gli anni in cui si ambientava il film.

Racconta la costumista che ricreare la silhouette e la personalità di ogni fratello è stato fondamentale. L'intera personalità del fratello David era la rosa gialla del Texas, ed è quello che i fan gli lanciavano durante le partite, mentre i cappelli Stetson negli anni ’80 avevano la corona più alta, simile a quella che si vede nella serie TV Dallas. La collaborazione con Stetson per ricreare il cappello fu molto apprezzata in quanto fu cresciuto in Texas e guardava i Von Erich, era ansioso di collaborare. Molti dei collaboratori che hanno contattato erano fan dei Von Erich ed erano entusiasti di contribuire, rendendo il processo ancora più speciale. Il Ric Flair fu un personaggio esagerato e divertente, fondamentalmente il regista Sean Durkin ha dato carta bianca alla costumista, quindi voleva assicurarsi che fosse qualcosa di completamente diverso da tutti gli altri abiti e ha fatto il rosa fenicottero.

La moda ha subito l’influenza i questo sport dai brand più noti a quelli più emergenti, l’inspirazione alla boxe si è fatta strada all’interno delle collezioni. Il pugilato ha avuto un'influenza profonda e duratura nel mondo della moda. Questo impatto spazia dalle radici dei primi decenni della disciplina alla sua moderna fusione con l'abbigliamento sportivo e streetwear. Alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo sono emerse le prime versioni dei guanti da pugilato, pantaloncini più corti e l'iconico accappatoio, simbolo di sicurezza e spavalderia del pugile.

I designer di moda hanno iniziato a interessarsi quando il pugilato è diventato uno sport per spettatori negli anni '20 e ’30. Sicuramente, la collezione ispirata al mondo della boxe che tutti ricordano è la FW04 di John Galliano, con i modelli dal volto pesto e sanguinante, i loro corpi ricoperti di olio lucido, i boxer che emergevano dai pantaloni come l’elastico dei pantaloncini da boxe.
Nel gennaio del 2009 che, durante la Milan Fashion Week, Alexander McQueen presentò una capsule collection in collaborazione con Puma che era ispirata al mondo della boxe, una collezione che mette insieme potenza tecnica e stile.
La tendenza passò dalla passerella alla realtà, con Dolce & Gabbana che crearono e vestirono una propria squadra di pugilato, la Dolce &Gabbana Milano Thunder, che prese parte al World Series of Boxing.

Karl Lagerfeld disegnò un set da boxe per Louis Vuitton completo di sacca, guantoni e un tappetino da allenamento, inoltre scattò Cara Delavigne in un ring di boxe per la campagna FW14 di Chanel, ma successivamente la rivediamo tornare sul ring per la campagna di Balmain e la collaborazione con Puma.



Nel 2018 fu Virgil Abloh a firmare una capsule collaborativa di Off-White x Selfridges. La collezione, ispirata al mondo del pugilato, nasce come linea di merchandising a supporto dell'istallazione artistica rinominata Lamyland, realizzata da Michèle Lamy per Selfridge, la collezione include felpe, pantalocini e calze sportive, tutti i capi sono realizzate in due combinazioni colore nero, giallo e bianco con stampe e scritte dedicate al mondo della boxe.
Nel 2022 la maison parigina Dior ha lavorato per l'atleta Ryan Garcia e ha realizzato per la prima volta nella sua storia un completo da boxe effettivamente indossato durante un incontro ufficiale. La vestaglia in seta pre-match si caratterizza per la stampa all-over del classico monogram di Dior e cristalli Swarowski di colore blu e azzurro, oltre al logo con la testa di leone di Garcia cucito sul petto. John Lawrence Sullivan ha creato una collaborazione con Everlast a tema pugilato che onora sei delle più grandi leggende dello sport, la collezione è stata lanciata a Tokyo nel 2003.


La moda nel mondo del pugilato è un mondo davvero in evoluzione e chissà cosa aspettarci più avanti…
Articolo a cura di Giorgia Ferri
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