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Sanremo 2024: il sex-appeal femminile e l'eleganza del manstyle

  • Immagine del redattore: Fresh Fashion
    Fresh Fashion
  • 12 feb 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

La tanto attesa settimana di Sanremo si è conclusa, le ultime edizioni sotto la direzione del conduttore Amadeus ha cercato di coinvolgere sempre di più i giovani, portando la moda e la musica della nuova generazione sul palco dell’Ariston. In ogni edizione la moda è una costante del Festival si è evoluta negli anni ma rimanendo sempre un forte modo di darsi visibilità, ci fu un periodo in cui prevaleva un abbigliamento ripetitivo e che non osava.

Dal 2020 Amadeus ha “ringiovanito” in poche mosse il Festival portando delle vere e proprie performer nel modo di porsi e di vestirsi, così la moda si è modificata ricordando i fasti e e lo scalpore dei precedenti festival. Nelle recenti edizioni abbiamo visto un forte riferimento alla moda e alle icone del passato come Achille Lauro nei panni della regina Elisabetta I ricordando l’effetto suscitato nella fine degli anni ’80 da Loredana Bertè in una versione dama ottocentesca sexy. Gli uomini cominciano anch’essi a farsi notare sul palco per il loro stile, ricordiamo la coppia esplosiva con dei look particolari tra gonne e bluse di Mahmood e Blanco, emerge uno stile libero di sperimentare, che ridisegna il menstyle. Sono stati fatti diversi passi avanti dei look che però non ha mai nel complesso rivoluzionato la moda del Festival, liberando gli uomini dalle sole giacche e le donne dagli abiti lunghi a sirena come ci ha ricordato la Ferragni lo scorso anno con lo slogan sull’abito “Pensati libera”, definendo a pieno il limite superato nella moda sfociando nella originalità e stravaganza ma non negativamente. In quest’edizione tra i look più particolari Dargen d’Amico con un completo Moschino ricoperto di peluche oppure i Ricchi e Poveri abbracciati da un grande fiocco, scelte audaci che attirano il pubblico, ormai per il Festival è inevitabile il forte impatto delle scelte stilistiche, grazie anche al forte impatto che ha sui giovani che non minacciano più il futuro del Festival ma ormai ne sono sempre più affascinati e coinvolti.

Quest’anno al Festival le donne si presentano in abiti in cui si percepisce a pelle la loro forza, mettendo in mostra tutto il sex-appeal, la pelle nuda è un concetto che sta alla base della moda femminile di quest’anno, mostrando parti nude come schiena e gambe che diventano un inno alla forza delle donne, i piedi scalzi simbolo della libertà.


  • Loredana Bertè queen del rock italiano, grintosa che graffia non solo con la voce ma anche con lo stile firmato Valentino mostrando orgogliosamente le gambe, dichiarando un forte messaggio per se stessa e un inno alla forza femminile che non perde in energia ma acquista consapevolezza con l’età.


  • Annalisa sexy e sicura di sé, con le sue reggicalze è materiale altamente infiammabile e il suo coolness è all’ennesima potenza, una vera femme fatale. Ma il dettaglio delle reggicalze è simbolo di vanità femminile, eleganza peccaminosa e di empowerment. I suoi look in Dolce e Gabbana in total black intriga e affascina, una femminilità trasgressiva ma allo stesso tempo sofisticata. Il messaggio che manifesta è la libertà di osare e rimanere una donna elegante senza timore di giudizio.


  • Big Mama per tutto il Festival i suoi look gridavano libertà e body positivity, trasmettendo bellezza pura vestendosi come si vuole grazie alla collaborazione con lo stilista emergente Lorenzo Seghezzi che ha disegnato per lei abiti che vedono come elemento principale il corsetto. Il designer ha lavorato con tessuti di Colombo Industrie Tessili che si fonda su valori di inclusione, valorizzazione di tutte le identità e realtà LGBT ma anche il valore della sostenibilità.


  • Angelina con i suoi look potenti creati da Marco de Vincenzo lo stilista di Etro, la cantante nelle cinque serate spazia con i look da corto a lungo in modo da avere un’immagine diversa, mai scontata e potente, alla base dei look colori e stampe che hanno dato quel tocco in più alla sua vittoria. L’idea degli abiti è di un'estetica massimalista perfetta per una ragazza del Sud piena di energia esattamente come il brano portato al Festival, la musica e gli abiti erano in armonia rafforzando la rappresentazione dell’artista.

























Lorella Cuccarini co-presentatrice della quarta serata del Festival si presenta con abiti vintage e spettacolari presi dall’archivio Skof di Milano e che hanno scritto tanto della storia della moda italiana. La sua decisione nei look è un omaggio alla sua vita di quando era piccola cresciuta tra stoffe e modelli in quanto la mamma sarta e voleva portare l’eccellenza della moda sul palco dell’Ariston. Lorella ci propone quattro pezzi della storia della moda un Dolce e Gabbana del 2003 di raso, un pezzo di eleganza intramontabile di Gianfranco Ferrè del 1995, un Versace del 1992 della collezione “Bondage” che suscitò indignazione ma che l’artista ha mostrato fieramente e infine un pezzo mai passato inosservato di Roberto Cavalli.



Vi svelo un piccolo dettaglio Lorella Cuccarini nei suoi look indossa delle calze quasi impercettibili sono a rete e molto particolari. Nella storia della televisione italiana si sono sempre utilizzate delle calze contenitive a rete color carne declinate nei vari colori di pelle, venivano utilizzate molto spesso, per qualunque tipo di evento, ballo per coprire qualunque discromia o imperfezioni, l’usanza delle rete serviva per evitare l’effetto lucido delle calze normali ricordiamo Raffaella Carrà una grande icona delle spettacolo che usava molto spesso questa usanza usanza ad oggi sono cambiate le mode e le risoluzioni della televisione.


In questa edizione di Sanremo la moda maschile è portavoce di eleganza, alla base dei look bluse ricamate e completi con trasparenze, la nuova eleganza maschile si adatta perfettamente allo spirito fresco dei giovani artisti e i loro abiti sono parte integrante della presenza scenica.


  • Mengoni è stato grande protagonista della prima serata, il suo stylist Lorenzo Posacco ha selezionato dei look da capogiro eleganti e provocatori . L’artista ha sorpreso e incantato grazie ad una serie di look innovativi, originali e decisamente gender fluid. Mengoni ha avuto modo di alternare outfit decisi e grintosi ad altri più eterei e originali, ricchi di trasparenze e cristalli. È questo il caso del top brillante interamente ricamato realizzato da Atelier Versace, scelto per la prima esibizione della serata.  Non poteva mancare la gonna firmata Fendi, introducendo nuovi nuovi codici, rompendo le linee formali del presentatore più standard.


  • A vincere in eleganza è il cantante Ghali, scelte stilistiche particolari e sofisticate.  L’artista ha deciso di omaggiare Michael Jackson durante la terza serata del Festival di Sanremo 2024, tutto nel suo look, dai guanti ai mocassini, passando per la giacca crop con spalline, ricordavano lo stile inconfondibile re del pop. L’artista nella serata inaugurale del Festival ha cantato indossando un look scintillante impreziosito dall'applicazione di cristalli all-over di Loewe, una scelta stilistica particolare per evitare il solito suit ma rimanendo comunque eleganti e nel frattempo raccontare con gli abiti una storia che si legasse anche al testo. Per il look della Finale la stylist Ramona Tabita ha lavorato direttamente con il team di Marni e Francesco Risso, per creare un look che ricordasse la space age nelle forme ma non nei materiali, il look è completamente realizzato a mano in denim floccato.

























  • Sul palco dell’Ariston gli occhiali iconici di Dargen hanno conquistato il palco, da quelli più neutri e semplici a quelli più colorati e complessi, sono l’accessorio preferito del cantante, in ogni serata venivano associati ai suoi look stravaganti, è un suo tratto distintivo. Vista la sua passione per l’accessorio ha curato la capsule collection DDX23. È raro che un personaggio pubblico faccia proprio un accessorio a tal punto da diventare un elemento che lo distingua dagli altri.






  • Geolier nelle serate del Festival ha avuto un vero e proprio crescendo nei suoi outfit, una trasformazione che dallo sportwear lo ha portato fino al glamour, con look scintillanti griffati. Per omaggiare la sua amata città d'origine durante il Green carpet ha indossato una tuta della squadra del cuore, ovviamente il Napoli, con logo in bella vista. Per le esibizioni all'Ariston il suo stile è progressivamente cambiato, virando su scelte diverse sempre più eleganti e glamour. L’artista ha disegnato due maglie della squadra del Napoli, ha partecipato ad un progetto inedito, per la prima volta una squadra di calcio ha fatto in collaborazione con un cantante.


A voi è piaciuta questa edizione del Festival?



Articolo a cura di Ferri Giorgia


 
 
 

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